Uomo politico sovietico. Ricoprì numerosissime cariche: fu sindaco di
Leningrado nel 1938, dirigente di industrie di Stato, presidente del Consiglio
per i beni di consumo dal 1940 al 1943, presidente del Consiglio della
Repubblica russa dal 1943 al 1946, poi vicepresidente del consiglio dell'URSS,
ministro delle Finanze e ministro dell'Industria leggera fino al 1953. Escluso
in quell'anno dal Politburo, ne tornò a far parte nel 1960, quando venne
nominato primo vicepresidente del Consiglio dell'URSS. Ritiratosi Krusciov
(1964), gli succedette come presidente del Consiglio dei ministri, carica che
tenne per ben 16 anni (rassegnò le dimissioni nel 1980 per ragioni di
salute). Abile tecnocrate, cercò di favorire in URSS la
competitività industriale e il graduale passaggio a un'economia di
consumi (Pietroburgo 1904 - Mosca 1980).